Eleonora Altieri | E’ all’insegna del“Nessun dorma!” il pride piemontese 2018. La manifestazione nata per i diritti delle perone LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer e intersex), quest’anno è dedicata al riconoscimento dei diritti di tutti e tutte.
Infatti, come afferma Alessandro Battaglia, coordinatore Torino Pride «per combattere in modo più capillare ogni tipo di discriminazione bisogna, paradossalmente, moltiplicare i pride perché possano, in futuro, non essere più necessari».
Quest’anno il Pride coinvolgerà Torino il 16 giugno, Alba il 7 luglio e per la prima volta Novara il 26 maggio. A Torino l’appuntamento è alle ore 16 in via San Donato: il corteo arriverà fino in piazza Vittorio Veneto per coinvolgere tutti in una camminata con lo spirito di lotta.
Non a caso l’immagine del manifesto è un pugno: la mano chiusa con le dita piegate e strette è un segno di lotta, sia ad afferrare ciò che uno non ha ancora, e sia stringere ciò che si è conquistato. I colori arcobaleno del pugno sono simbolo di libertà, libertà di esprimere le proprie caratteristiche personali e i propri desideri, e di vivere secondo la propria volontà.
Grazie al successo dell’anno scorso, con più di 100.000 partecipanti, il pride non si esaurirà solo con i cortei. I tre appuntamenti di Torino Alba e Novara saranno preceduti da un mese di eventi organizzati dalle associazioni LGBTQI con il patrocinio della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale.
A Novara dal 19 al 26 maggio la Pride Week, sette giorni di musica, incontri e momenti di riflessione, si concluderà con la parata di piazza Martiri della Libertà, all’insegna di performance e intrattenimento. A Torino il corteo del 16 giugno sarà seguito dal il party ufficiale il cui ricavato sarà devoluto all’organizzazione del pride.