Simone Panero | Il degrado paesaggistico del Po e dei suoi affluenti sta diventando un problema serio. Nasce da questa considerazione VisPO, Volunteer Initiative for a Sustainable Po, il progetto europeo che per tre anni coinvolgerà 230 volontari tra i 18 e i 30 anni nella pulizia delle sponde, nel monitoraggio e nel campionamento delle macro-plastiche.
L’iniziativa è promossa da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Arpa Piemonte e dall’European Research Institute. In programma anche uno scambio diretto con venti volontari che opereranno in iniziative analoghe sulle sponde del Danubio in Ungheria.
L’ERI è un ente no profit che promuove la ricerca e la sperimentazione, un’occasione per apprendere la realtà di altri paesi e nuove tecniche di pulizia, monitoraggio e analisi delle sostanze chimiche inquinanti. Il progetto è finanziato nell’ambito delle attività europee a priorità ambientale e rientra nel piano ESC (Corpo di Solidarietà Europeo) e nell’Agenda 2030.
Il Project Manager Marco Bonfante è entusiasta del consenso fin qui ricevuto: «ricerchiamo 230 volontari attivi per ripulire le acque del Po, purtroppo si è perso il rapporto tra le sponde del fiume e il fiume stesso. Abbiamo una buona sinergia con il turismo sostenibile e il progetto prevede anche attività sportive come corsi di canoa e percorsi ludici in kayak. Il nostro obiettivo è quello di dare vita ad un ecosistema sano e pulito, vogliamo combattere il degrado delle acque, il degrado faunistico e il degrado dei fondali».
VisPo ha l’obiettivo di tutelare i fiumi e le sponde, creare una rete con le altre regioni (questo progetto è solo l’inizio di un processo sostenibile e attuabile in tutto il paese), creare una rete di volontari e diffondere il messaggio e il buon costume verso la società civile.
Oggi i nostri fiumi devono far fronte ad una situazione complicata: il problema dell’inquinamento, dai pesticidi agli antiaderenti, il problema delle carenze idriche e delle siccità (ne abbiamo scritto qui). Inoltre sta notevolmente diminuendo la biodiversità, le specie invasive sovrastano quelle esistenti.
Per tutti gli interessati è possibile candidarsi per diventare volontari europei VisPo sul sito www.bevispo.eu e per informazioni mandare una mail a info@bevispo.eu