È morto all’ospedale di Orvieto Folco Quilici, uno dei più importanti ambientalisti e documentaristi italiani. Avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 9 aprile. Di origini ferraresi, Quilici era figlio del giornalista Nello e della pittrice Emma Buzzacchi. Aveva mosso i primi passi nel cinema amatoriale, per poi studiare regia al Centro sperimentale di cinematografia e specializzarsi nelle tecniche di ripresa sottomarina. È stato scrittore e divulgatore e, secondo Forbes, uno dei più influenti pensatori al mondo in tema di ambiente e culture.
Con i suoi film Quilici ha sempre raccontato il rapporto tra l’uomo e la natura, soprattutto tra l’uomo e il mare: Sesto Continente, Ultimo Paradiso, Tikoyo, Oceano solo per citare alcune delle sue opere. Nel 1971 uno dei suoi documentari della serie L’Italia vista dal cielo dedicato alla Toscana gli è valso una candidatura agli Oscar.
Numerose anche le produzioni pensate e realizzate per la televisione. Oltre ad aver curato dal 1971 al 1989 la storica rubrica Geo di RaiTre ha realizzato cortometraggi da tutti i cinque continenti: I tre volti del deserto, Alla scoperta dell’India, L’uomo europeo, Mediterraneo. È stato conduttore, per il canale tematico MarcoPolo, di un diario di viaggi e avventure.
Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Folco Quilici è stata una figura «decisiva per la cultura ambientalista». Lo ricorda così Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali: «con Folco Quilici se ne va una delle figure più importanti del giornalismo, del documentarismo e della cultura italiana, un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri, un italiano innamorato del proprio paese».