22 Novembre 2024
Debora Pedone | Fino al 25 febbraio la palazzina della Promotrice di Belle Arti di Torino ospita Human Bodies - The Exhibition, un emozionante viaggio all'interno del corpo umano attraverso centocinquanta organi e veri corpi donati alla scienza, sezionati e conservati tramite la tecnica della plastinazione
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Debora Pedone | Fino al 25 febbraio la palazzina della Promotrice di Belle Arti di Torino ospita Human Bodies – The Exhibition, un viaggio all’interno del corpo umano, attraverso centocinquanta organi e veri corpi donati alla scienza, sezionati e conservati tramite la tecnica della plastinazione che, sostituendo i liquidi corporei con polimeri di silicone, indurisce i tessuti, permettendo di poter studiare un corpo per un periodo di tempo illimitato.

Sono Rafael Latorre, professore di anatomia semplice e comparata all’università di Murcia e Virginio Garcia Martinez, professore di anatomia ed embriologia umana dell’università dell’Estremadura, i due curatori del progetto. L’idea è rendere accessibile a chiunque, non solo agli esperti di medicina, qual è il funzionamento dell’organismo dell’essere umano e come prendersene cura.

L’allestimento contribuisce a creare un impatto suggestivo: immagini e pannelli di approfondimento e curiosità catturano subito l’attenzione ma anche fondali scuri su cui si stagliano gli organi, organizzati in stanze differenti a seconda dell’apparato umano in questione. Da quello scheletrico (in cui è possibile ammirare lo scheletro plastinato da diverse angolazioni) a quello riproduttivo/urinario, passando per quello digerente, circolatorio, muscolare, respiratorio e nervoso. Numerosi i dettagli che arricchiscono le varie sezioni: la bruciatura causata da un ictus su di un cervello, il colore dei polmoni di un fumatore, le differenze tra un feto di cinque mesi ed uno di otto. È proprio la sezione dedicata alla vita fetale, che permette di ripercorre le fasi della creazione della vita umana, che suscita un forte impatto emotivo, soprattutto considerando che non ci si trova di fronte a teche di modellini riprodotti in serie.

Nel 2012, quando approdò per la prima volta a Torino, la mostra suscitò forti critiche e diffidenze. Tuttavia essa ha il solo scopo di mostrare l’anatomia umana mettendone in luce i dettagli e gli aspetti più interessanti, oltre che quelli più importanti per una maggiore consapevolezza di sé. Al suo termine i corpi faranno ritorno all’Università di Murcia, per essere utilizzati come base di studio dagli studenti.

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