22 Novembre 2024
JB | L’acqua del rubinetto è sicura come quella in bottiglia, costa meno e aiuta a salvaguardare l’ambiente. Se ne sono accorti anche a Londra, dove il sindaco Sadiq Khan ha deciso per la prima volta  di lanciare una vera e propria campagna a favore dell’acqua pubblica
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JB | L’acqua del rubinetto è sicura come quella in bottiglia, costa meno e aiuta a salvaguardare l’ambiente. Se ne sono accorti anche a Londra, dove il sindaco Sadiq Khan ha deciso per la prima volta  di lanciare una vera e propria campagna a favore dell’acqua pubblica, puntando su fontanelle e distributori. 

Entro la prossima estate  -ha anticipato il Guardian- verranno infatti installate le prime venti fontane, mentre già a febbraio faranno la loro comparsa in cinque aree della città i distributori d’acqua per “ricaricare” le bottiglie. L’obiettivo dell’amministrazione è convincere le aziende a offrire gratuitamente l’acqua dagli erogatori, per spingere i londinesi a dire addio alle bottigliette. 

L’impegno economico sarà di 750mila sterline per i prossimi tre anni, una voce di spesa già messa a bilancio e pronta per essere votata entro la fine della settimana. Il vicesindaco di Londra con delega all’ambiente Shirley Rodrigues non ha dubbi sull’efficacia a lungo termine del provvedimento: «l’impatto sull’ambiente dei contenitori di plastica monouso è devastante, dobbiamo limitarne al massimo la diffusione e l’impiego». E i primi contenitori monouso da mettere al bando sono proprio le bottiglie d’acqua. 

Ancora da decidere la disposizione delle fontanelle ma è molto probabile che alla fine la scelta ricada sulle stazioni della metropolitana e le vie dello shopping, come Oxford Street. Gli esercizi commerciali che offriranno acqua gratuita al pubblico saranno dotati di un apposita vetrofania di riconoscimento autorizzata dall’amministrazione comunale. 

A dare il buon esempio sarà proprio il City Hall, il Municipio: messi al bando bicchieri e bottiglie di plastica e posate monouso, per convincere anche uffici e aziende private a fare altrettanto. 

In Italia fontane e erogatori non sono una novità. La Smat, ad esempio, ne ha installati nell’area metropolitana torinese ben 140. Eppure, anche se l’abitudine a riempire la bottiglia invece di acquistarla al supermercato si sta diffondendo, le ricerche di mercato dicono che gli italiani non si fidano completamento dell’acqua che esce dai rubinetti. La produzione di acqua in bottiglia sta crescendo: nel giro di pochi anni siamo passati da sei a ben tredici milioni di litri prodotti e venduti. 

Eppure l’acqua del rubinetto è sicura come quella che comperiamo in bottiglia  perché è soggetta per legge a controlli che ne garantiscono la qualità. I laboratori analisi delle aziende idriche effettuano regolari verifiche, con periodicità settimanale o mensile e l’acqua di rete è controllata dalle Asl che stendono una relazione annuale. L’acqua del rubinetto, poi, è oligominerale, contiene cioè pochi sali ed è povera di sodio. È spesso pura di falda, scorre continuamente e si rinnova a ogni momento, al contrario dell’acqua in bottiglia che, se non conservata correttamente, potrebbe anche risultare non potabile secondo i criteri applicati per l’acquedotto. 

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