20 Settembre 2024
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Davide Figlia | Fino al 7 ottobre Torino ospita in piazza Solferino Ocean Plastic Lab, l’esposizione internazionale itinerante dedicata all’inquinamento della plastica di mari e oceani. Promossa dal Ministero federale tedesco per l’istruzione e la ricerca, la mostra offre l’opportunità di riflettere su un problema che interessa ormai la quotidianità di tutti: secondo recenti stime ben 5.500 miliardi di detriti di plastica galleggiano sui mari di tutto il mondo.

I visitatori possono partecipare a laboratori scientifici e immedesimarsi così nei panni dello scienziato, grazie a quattro sale emozionali. La prima, nominata per l’appunto Ocean Plastic Lab, invita lo spettatore a familiarizzare con i problemi che derivano dalla dispersione delle materie plastiche nelle acque. La seconda, See the Waste (Vedere i rifiuti) aiuta a capire l’origine, la qualità e le quantità di plastiche marine in tutto il mondo. La terza sala, chiamata Detect Impacts (Rilevare gli impatti) permette ai visitatori di rilevare, appunto, gli impatti di materie plastiche sulla flora e sulla fauna marina.

Dopo aver identificato e quantificato quanta plastica è presente in mare e dopo aver analizzato l’impatto negativo che ha sugli ecosistemi e sulla qualità della vita degli esseri umani, il visitatore è invitato ad accedere all’ultima sala: Build Eco-solutions (Costruire eco-soluzioni), per riflettere su come cambiare gli esiti dei nostri mari partendo da noi stessi.

Tutte le sale comprendono installazioni interattive, display, animazioni e grafici, prestate da laboratori e istituti di ricerca di tutto il mondo.

Dopo Torino Ocean Plastic Lab toccherà Parigi, Bruxelles, Washington per concludersi a Berlino.

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