25 Ottobre 2024
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L’Ente Nazionale Protezione Animali sostiene la petizione online contro la Pasqua di Sangue, che ogni anno esige in tributo la vita di centinaia di migliaia tra agnelli, agnelloni e capretti.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo quanto scritto da Marco Bravi, presidente Collegio nazionale Ente Protezione Animali.

Sono oltre 26.000 le firme già raccolte dalla petizione supportata da Enpa aperta su Firmiamo.it che chiede la fine della macellazione e del maltrattamento degli agnelli in occasione della Pasqua, vera e propria carneficina che nel 2016 ha portato al mattatoio quasi 2,7 milioni di animali tra agnelli, agnelloni e capretti. Le vittime della cosiddetta Pasqua di sangue sono cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili. La pratica della macellazione è assolutamente atroce: la Pasqua è una festa dello spirito, non della carne. E senz’altro non della carne di migliaia di agnelli che ogni anno vengono sterminati per diventare un piatto di portata.

«Secondo le stime più recenti rilasciate dall’Istat, i numeri di questo massacro continuano ad essere impressionanti -dichiara Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale Enpa- per questo ribadiamo il nostro impegno a salvare i cuccioli di pecora dal mattatoio invitando le persone a riflettere bene su ciò che si cela dietro a quelle confezioni anonime in cui viene imballato ciò che resta dei poveri agnelli. In quest’ottica non possiamo che rilanciare la petizione lanciata sulla piattaforma Firmiamo.it contro la macellazione rituale e chiedendo ai nostri simpatizzanti di fare altrettanto».

Enpa invita a firmare la petizione, clicca qui

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