22 Novembre 2024
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Jacopo Bianchi | Gli interferenti endocrini, cioè le miscele di sostanze chimiche che alterano la funzionalità del sistema ghiandolare umano, sono diffusi più di quanto si possa immaginare. A dimostrarlo è un recente studio dell’associazione Générations Futures, che ha chiesto a sette ecologisti di chiara fama di sottoporsi a un’analisi per testare la presenza di ftalati e pesticidi in una ciocca dei loro capelli. All’appello hanno risposto, tra gli altri, il fotografo Yann Arthus-Bertrand, il giornalista Nicolas Hulot, la parlamentare Delphine Batho, l’esponente no global ed europarlamentare José Bové. E i risultati pubblicati pochi giorni fa sono allarmanti.

«Tutti i capelli testati contengono un cocktail di numerosi perturbatori endocrini (da 36 a 68), anche se i test hanno ricercato appena quattro famiglie di prodotti chimici» spiega Générations Futures nella sua relazione. La quantità è 17,5 volte superiore nella persona più contaminata, la velista Isabelle Autissier rispetto alla meno contaminata, l’ex ministro dell’ecologia Delphine Batho. «Il risultato dimostra che l’esposizione umana non è uniforme -spiegano ancora dall’Ong- ma varia a seconda dell’ambiente in cui si vive e si cresce».

Il test ha rilevato la presenza di 48 interferenti endocrini nell’organismo di José Bové. Che dopo una vita spesa in lotte ecologiste, fatica a crederci. «Quando ho guardato la lista ho pensato che non era possibile -ha spiegato a Franceinfo- soprattutto perché non ho mai usato nella mia fattoria plastificanti, pesticidi e insetticidi».

Isabelle_Autissier_Stesso stupore per Isabelle Autissier: «sono terrorizzata perché mangio biologico, non metto quasi niente sul mio viso, a casa non ho prodotti per le pulizie». «L’unica spiegazione -prova a ipotizzare- è che vent’anni fa ho lavorato in alcuni cantieri navali dove ho maneggiato colle, vernici, solventi».

Tutti i giorni veniamo a contatto con interferenti endocrini, a casa e al lavoro. Prodotti chimici sintetici, ormoni sintetici, farmaci possono interferire con il normale funzionamento del sistema ormonale e creare effetti nocivi sulla salute umana, animale e alla biodiversità. L’analisi condotta da Générations Futures si è concentrata su 4 famiglie di interferenti: bisfenolo, ftalati, PCB e pesticidi. Sono state ricercate 200 molecole.

Il 28 febbraio l’Unione europea tenterà nuovamente di trovare un accordo sulla definizione specifica degli interferenti endocrini, per provare a limitare il loro impatto sulla salute.

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