Gilberto Germani | Presidente ENPA Saronno | Il topo è un piccolo roditore lungo circa 5 cm più la coda lunga altrettanto. Mediamente vive fino a 3 anni.
Dove vive In casa deve essere tenuto in una gabbia di vetro o plexiglas: la gabbia a sbarre per criceti non va bene, perché il topo, essendo molto piccolo, vi passa attraverso. Sul fondo va sistemata una lettiera fatta di legnetti o segatura. La sabbia igienica per gatti non va bene.
Cosa mangia Verdura e frutta fresca (ne basta un pezzo piccolo al giorno) e il mangime fatto di cereali e semi, venduto nei negozi di prodotti per animali (una manciata è sufficiente per 2 o 3 giorni). E’ goloso anche di pane secco, frutta secca, grissini, biscotti. L’acqua deve essere sempre disponibile e va posta in un beverino appeso a una parete.
Igiene e cura La gabbia in cui il topo è tenuto deve essere più ampia possibile e soprattutto arricchita con “giocattoli” vari: ruota (come quella dei criceti), strutture su cui possa arrampicarsi e scatolette di cartone aperte ai due lati o rotoli di cartone della carta igienica (serviranno da “tunnel”). E’ importante mettere strisce di giornale che il topo usa per farsi il nido e una casetta, possibilmente in legno, che utilizzerà come tana. Inserire nella gabbia un legnetto che l’animale possa rosicchiare per consumarsi i denti. La lettiera va cambiata 1 o 2 volte la settimana. E’ bene far uscire il topo qualche ora ogni tanto, mettendolo in una stanza in cui non possa rosicchiare fili elettrici o intrufolarsi in anfratti da cui non si riuscirebbe a far uscire. Sistemare la gabbia in un luogo non soleggiato e al riparo da correnti d’aria.
Le sue abitudini Il topo è inizialmente timido ma si abitua presto a stare a contatto con le persone. E’ giocherellone e affettuoso e generalmente non morde (lo fa solo se è particolarmente spaventato). E’ un animale notturno, quindi di giorno dorme e di notte è più attivo. Per abituarlo alla compagnia umana occorre prenderlo in mano tutti i giorni delicatamente. Per sicurezza, oltre a posarlo sul palmo della mano, quando si trasporta è bene tenerlo alla base della coda, così, se tenta di sfuggire, si può stringere leggermente la presa. La convivenza all’interno di una stessa gabbia è possibile tra topi femmine ma non tra topi maschi, poiché vi è l’alto rischio che diventino aggressivi e si uccidano tra loro. Non mettere mai, ovviamente, topi maschi e femmine insieme, per evitare la nascita di nuovi animali che sarebbero costretti a trascorrere la loro vita in gabbia.
Cure veterinarie Evitare gli sbalzi di temperatura, che possono far ammalare il topo di polmonite. Per non causargli disturbi intestinali, dargli cibo sempre fresco: gli avanzi di frutta e verdura vanno gettati il giorno successivo. Capita a volte che il topo soffra di malattie della pelle. In questo caso portarlo dal veterinario e applicargli la pomata consigliata. Se il topo fa fatica a muoversi ed è freddo al tatto, metterlo subito in uno scatolone con una borsa dell’acqua calda o una coperta termica, lasciandolo lì finché si riprende completamente. Se il topo inizia a essere poco vivace o a non mangiare, portarlo subito dal veterinario per un controllo.
… e se invece adottassimo un Ratto?
Il ratto, allevato dall’uomo, è un roditore alquanto sfortunato, poiché il suo destino è di essere utilizzato in esperimenti o divenire alimento vivo per serpenti. E’ un animale molto bello (anche se si afferma che la sua lunga coda è brutta, se non addirittura ripugnante!); può essere tutto bianco con occhi rosa, nero e bianco, grigio con occhi neri. Ha il muso appuntito, il naso sempre in movimento, le zampe posteriori robuste che gli permettono di spiccare salti; è curiosissimo, attento, vivace, buffo e simpatico. In media 3 anni.
Dove vive In cattività l’alloggio ideale è un gabbione con strati di cartone sul fondo, attrezzati con casette di legno o cartone (meglio il cartone perché monouso) in cui il ratto possa ritirarsi: senza un rifugio vive perennemente nello spavento. Il gabbione non deve essere posto sotto i raggi diretti del sole né al freddo; se si trova all’esterno, nei mesi freddi è consigliabile riempirlo di paglia.
Cosa mangia Il ratto mangia molto; nella sua alimentazione non devono mancare frutta e verdura fresche, pane secco, granaglie, crackers, grissini, biscotti, ecc. E’ importante variare il cibo e lasciare una ciotola di acqua fresca pulita da rinnovare ogni giorno poiché beve molto. Non dargli latte di mucca.
Igiene e cura Il fondo in cartone della gabbia va cambiato mediamente ogni 4 o 5 giorni, sostituendo anche le casette in cartone perché il ratto, oltre a viverci, le rosicchia per costruirsi il nido. Durante questa operazione occorre afferrarlo circondandolo con entrambe le mani, sollevarlo facendo una coppetta sotto di lui e collocarlo provvisoriamente in un contenitore profondo almeno un metro e con pareti lisce, in modo che non possa fuoriuscire. Essendo molto spaventato dall’uomo è facile che, in questo spostamento, agiti le zampe e, avendo unghie piuttosto affilate, graffi anche se solo superficialmente: eventualmente dotarsi di guanti spessi.
Le sue abitudini Generalmente trascorre la giornata dormendo ed è molto attivo di notte, dedicando molto tempo alla pulizia del pelo. Ha il pregio di andare d’accordo con altri esemplari del suo stesso sesso, purché non si aggiungano nuovi membri al gruppo già formato. Non collocare maschi e femmine insieme, per evitare la procreazione.
Cure veterinarie Non vi sono particolari indicazioni da segnalare. Il suggerimento è di osservare il comportamento dell’animale sano (pulizia, alimentazione, attività, ecc.) e al riscontro di una variazione sospetta o preoccupante, contattare il veterinario per consigli o cure.