22 Novembre 2024
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Gilberto Germani | Presidente ENPA Saronno | La cavia domestica, o Cavia Porcellus, è un piccolo animale appartenente alla classe dei roditori. E’ lungo tra i 20 e i 30 cm e il suo peso può arrivare a 1,5 kg. Ha testa grossa, corpo tozzo, piccole e corte zampe ed è senza coda. Le zampe hanno la particolarità di avere 4 dita anteriormente e 3 dita posteriormente. La cavia si distingue in tre razze domestiche: inglese, con pelo corto e liscio; peruviana, con pelo lungo e liscio; abissina, caratterizzata da ciuffi di peli abbastanza lunghi disposti irregolarmente a rosa. Mediamente sino a un massimo di 7 anni.

cavia_2Dove vive La cavia tenuta in casa può anche vivere libera, tenendo la gabbia solo per la tana. Naturalmente, se si opta per questa scelta, occorre avere una casa “a prova di cavia”: fili coperti, niente tappeti, materiali tossici e piante velenose non accessibili. Se si preferisce tenerla in gabbia, la stessa deve essere spaziosa: le misure minime sono di 80x40x40 cm. Non sono però l’ideale ed è meglio offrirgli qualcosa di più ampio. In commercio si trovano gabbie con fondo di plastica facilmente lavabili con il bordo alto circa 10-15 cm che permette alla cavia di guardare all’esterno ma evita, al contempo, l’uscita del materiale usato per il fondo. La gabbia, dotata di due sportelli (uno superiore e uno frontale basso, per l’accesso alla cavia), deve essere tenuta nella zona più fresca e meno umida della casa, se non si vuole che l’animale rischi di contrarre malattie respiratorie. Si consiglia di lasciare la cavia in libertà almeno due ore al giorno, facendo attenzione ai suoi movimenti per i motivi sopra esposti.

Cosa mangia La cavia domestica è vegetariana e erbivora (assomiglia molto al coniglio domestico). I suoi alimenti base sono fieno, semi e pellets appositamente studiati (è tollerato il mangime per conigli, ma è da evitare quello per criceti). Occorre in ogni modo integrare il fieno con verdura e frutta fresche (100 g. di frutta e verdura al giorno ben lavata e asciugata). Evitare nel modo più assoluto di dare alla cavia cibo proveniente direttamente dal frigorifero o troppo bagnato e non dare verdura o frutta cruda che siano state surgelate. Lasciare a disposizione dell’animale acqua sempre fresca in un beverino a beccuccio.

Igiene e cura La cavia non richiede particolari cure “personali”. Una volta l’anno è consigliabile far controllare la crescita dei denti e delle unghie a un veterinario esperto in piccoli roditori. Nei soggetti a pelo lungo è necessario tagliare il pelo nelle zone più soggette a imbrattarsi con i propri escrementi. Non tosare mai la cavia: il pelo è indispensabile per aiutarla a mantenere costante la temperatura corporea. Spazzolarla sovente, usando una comune spazzola per gatti, previene il formarsi di nodi nel pelo. Il bagno non è necessario per la sua salute, essendo un animale pulito. Se proprio è sporca, lavarla con acqua tiepida e shampoo (quello comunemente usato per gatti e cani) e risciacquarla con acqua della stessa temperatura (gli sbalzi termici sono molto pericolosi).

cavia_3Le sue abitudini La cavia è un animale indifeso. In natura esce dalla tana prevalentemente di notte, quando può cercare il cibo senza essere vista dai suoi predatori. Se si trova in pericolo, l’unica sua arma di difesa è la fuga. La cavia domestica trascorre le sue giornate dormendo nella tana, creando spesso un nido con il fieno a disposizione. Impiega molto del proprio tempo lavandosi e lisciandosi il pelo. Ha un carattere timidissimo, è estremamente mite e ha paura di tutto. Ci vogliono pazienza e tempo per ottenere un po’ di confidenza che, in ogni caso, darà molte soddisfazioni. Anche se la cavia è abituata alla presenza della persona che la possiede, bisogna sempre che questa si avvicini alla gabbia con calma e senza alzare la voce, per dare il tempo all’animale di riconoscerla.

Cure veterinarie La cavia è un animale molto delicato e bisogna rivolgersi a un veterinario veramente competente di piccoli roditori. Le malattie principali alle quali può essere soggetta riguardano: l’apparato respiratorio (i sintomi sono starnuti ripetuti oppure respiro dal rumore soffocato); l’apparato digerente (i sintomi sono stitichezza ostinata o dissenteria continua); la pelle (i sintomi sono quando si gratta con ostinazione o quando si notano zone carenti di pelo sul suo corpo). In tutti questi casi, o se si osservano suoi comportamenti anomali, portarla subito dal veterinario per gli accertamenti.

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