22 Novembre 2024
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Jacopo Bianchi | È ancora tutto da scrivere il futuro del Palazzo del Lavoro di Torino. La struttura progettata dell’ingegnere Pier Luigi Nervi per i padiglioni del centenario dell’Unità d’Italia è in stato di abbandono ormai da anni e l’incuria non sembra essere destinata a finire in tempi brevi. L’ultimo grande evento ospitato è stata l’edizione 2004 di Terra Madre. Poi, nel 2007, il palazzo passa alla cordata immobiliare Cdp-Gefim e nel 2011 la Soprintendenza alle Belle Arti lo sottopone a vincolo. Una tutela che però non lo ha preservato da ruggine e degrado.

palazzolavoro_accordoprgramma004-300x225La svolta sembrava essere arrivata all’inizio dell’anno, quando il consiglio comunale aveva detto “si” alla trasformazione in galleria commerciale con annessa riprogettazione di tutta l’area circostante, rotonda Maroncelli compresa (lo avevamo scritto qui). Una idea che non era piaciuta al Comitato Italia Sessantuno, che in aprile aveva depositato al Tar un ricorso per bloccare la realizzazione dell’opera. Le elezioni di giugno e il cambio di maggioranza a Palazzo Civico hanno probabilmente archiviato l’idea della riconversione in area commerciale, almeno secondo le dichiarazioni del nuovo assessore all’Urbanistica (e vicesindaco) Guido Montanari. «Per tutta la campagna elettorale abbiamo sostenuto che costruire grandi centri commerciali dove ci sono già attività sia sbagliato» ha ribadito recentemente l’assessore, che ha aggiunto: «dobbiamo pensare non solo al Palazzo del Lavoro ma a tutta l’area e al verde pubblico circostante». Posizione confermata anche durante l’incontro tra Montanari e il Comitato, un faccia a faccia che a settembre ha confermato la necessità di cambio di rotta e di una revisione dell’intero progetto.

In attesa che il Tribunale amministrativo regionale si pronunci, il Comitato Italia Sessantuno continua a sostenere la sua azione legale: «non siamo votati a un “no” a priori -dicono dal Comitato– vogliamo che il recupero delle strutture fatiscenti del Palazzo del Lavoro siano realizzate rispettando la storia la natura e le caratteristiche del quartiere e del territorio nei quali sono inserite». Per sensibilizzare residenti e per sostenere l’azione legale al Tar è stato organizzato un aperitivo di autofinanziamento. Appuntamento domenica 27 novembre al Circolo sportivo Ling8 di via Ventimiglia.

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