24 Novembre 2024
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Per gli appassionati di sport invernali è già tempo di pensare alla prossima stagione. Dopo i consigli su come affrontare le piste allenati e in sicurezza (leggi qui la prima e la seconda parte del nostro approfondimento) ecco i suggerimenti di un esperto per scegliere l’attrezzatura più adatta in base al proprio grado di preparazione.

di Paolo De Luca* | L’abbigliamento deve essere appropriato, cioè leggero ma caldo perché il freddo rallenta le capacità motorie. Una volta sulle piste, prima di mettersi sugli sci, è buona abitudine scaldarsi un po’ eseguendo qualche semplice movimento. È importante fare una buona colazione, evitare pranzi abbondanti e fare piccoli spuntini sulla pista. Bisogna essere sempre prudenti e procedere per gradi: evitate di lanciarsi subito sulle piste più difficili sopravvalutando la propria forma fisica e le proprie capacità e iniziare la vacanza sciando mezza giornata per concludere la settimana scegliendo uno skipass anche pomeridiano perché è bene sapere che la prima causa di infortunio sulla neve è proprio la stanchezza.

L’acquisto giusto per un appassionato sciatore Tempo fa i materiali erano tutti uguali, si diversificavano solo nelle lunghezze. Oggi, invece, abbiamo una varietà di prodotti per ogni tipo di esigenza, dallo sciatore della domenica all’agonista. Io consiglio attrezzi per tutte le nevi (All Mountain), semplici e versatili che permettono di godere la montagna a 360 gradi. La tipologia da gara (Race), invece, è più difficile da gestire perché richiede la perfezione del gesto tecnico ed una potenza fisica fuori dal comune. Anche nella scelta degli scarponi consiglio di adottare il medesimo criterio: quelli meno tecnici sono da preferire per il comfort al modello race.

Come scegliere gli sci Nello sci da discesa le tipologie di attrezzo si dividono in quattro macro categorie, le quali si individuano sulla base di caratteristiche fondamentali come “anima”, “sciancratura” e “utilizzo”: sci race, sci allround, sci all mountain e sci freeski da freestyle e freeride. La tecnicità di uno sci si valuta principalmente in base alla sua rigidità strutturale, determinata soprattutto dai materiali impiegati per realizzarne l’anima, cioè la parte più interna, di solito in legno, iniettata oppure composita. In generale, più lo sci è rigido – sci race, allround e all mountain high performance – più risulterà essere tecnico e performante. All’inverso, più la sua struttura sarà morbida – all mountain sport performance – più sarà facile e meno faticoso. Per sciancratura si intende la forma dello sci in situazione statica che ne determina il raggio di curva; maggiore sarà la differenza tra larghezza di spatola – centro – coda, minore sarà il raggio di curva possibile. Immagina di appoggiare lo sci a terra e disegnare con la matita il suo profilo; proseguendo all’infinito questa linea otterrai un cerchio il cui raggio ti indicherà il comportamento teorico del tuo sci. E’ importante sottolineare che il raggio di curva dinamico è invece praticamente impossibile da calcolare, in quanto la deformazione dello sci in fase dinamica farà variare continuamente la distanza tra punta e coda e di conseguenza il raggio di curva stesso.

Per identificare il proprio livello tecnico di appartenenza e abbinarlo alle categorie di sci più corrette, ecco alcuni semplici criteri.

Sciatore principiante e in evoluzione Sta iniziando a sciare o deve acquistare sicurezza e ambisce a progredire; comincia a condurre ma spesso fa derapare ancora lo sci: sci allround e all mountain sport performance.

Sciatore intermedio Possiede una buona confidenza con lo sci, affronta tutte le piste ma ha ancora spazio per migliorare: sci allround e all mountain sia sport performance che high performance.

Sciatore esperto Ha la completa padronanza degli attrezzi e ne cerca il limite su tutti i tipi di neve e di pendio: sci allround e all mountain high performance.

Sciatore agonista E’ di ottimo livello con perfezione del gesto tecnico: sci race.

Sciatore Freeski Ama la libertà, i pendii incontaminati e il divertimento: sci freeride e freestyle.

Come scegliere gli scarponi da sci Alcuni sciatori sottovalutano l’importanza degli scarponi. Essi sono il punto di collegamento tra i piedi e gli sci – sono dei sensori – quindi l’elemento fondamentale per trasferire correttamente allo sci i movimenti del corpo e i cambiamenti di pressione. Sono importanti per garantire massima sensibilità ai piedi senza penalizzare troppo il comfort. Sono composti da un guscio di materiale plastico che arriva fino a poco più di metà polpaccio e da una scarpetta interna imbottita per consentire al piede di rimanere caldo e confortevole all’interno del guscio. Ultimamente è disponibile – negli scarponi di alta gamma – la termoformatura della scarpetta per migliorare la calzata. Le aziende produttrici propongono modelli che si adattano all’esatta forma del piede e della gamba degli sciatori: scegliere correttamente gli scarponi da utilizzare significa innanzitutto sicurezza, comfort e di conseguenza divertimento. Per questo è indispensabile individuare la scarpa più adatta alle proprie esigenze e alla morfologia del proprio piede. Come avviene per gli sci, anche per quanto riguarda gli scarponi possiamo individuare tre diverse categorie: race, allround e freeski. I parametri fondamentali che differenziano una categoria dall’altra sono la tecnicità e il comfort.

Spesso la tecnicità è inversamente proporzionale al comfort, questo significa che, in linea di principio, più una scarpa è tecnica meno questa risulterà comoda, anche se certe forme anatomiche potrebbero trovarsi a proprio agio in forme strette da gara. Molti pensano che la cosa più importante da tenere in considerazione sia la lunghezza dello scarpone, mentre invece esiste un dato forse ancora più importante: la larghezza nella zona dei metatarsi. Una scarpa con 98 mm di larghezza di pianta (scarpe race) è decisamente più stretta e precisa, ma allo stesso tempo meno confortevole rispetto ad uno scarpone con pianta 100/104mm (scarponi allround).

Altro parametro molto importante per la scelta è sicuramente la rigidità, il così detto “flex index”. Premesso che non esiste un parametro che unifica l’indice di flessione delle varie aziende, per aiutarti nella scelta si indica con il valore flex 50/60 uno scarpone morbido e adatto ad uno sciatore in evoluzione, mentre con flex 130 un prodotto rigido più indicato per uno sciatore esperto o agonista amatoriale.

 

paolo-de-luca_articolo*Paolo De Luca è maestro di sci e di escursionismo, per dieci anni è stato tecnico di soccorso alpino e di elisoccorso al Gran Sasso d’Italia

 

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