22 Novembre 2024
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di Chiara Cuttica – Amico in Cucina, la rubrica di Ecograffi dedicata all’enogastronomia di qualità, questa settimana vi porta al Vinitaly.


Arte, vino e prodotti agroalimentari sono i protagonisti del Vinitaly 2016 di scena a Verona dal 10 al 13 aprile. Degustazioni, seminari, mostre le caratteristiche principali di un evento che negli ultimi anni ha coinvolto milioni di persone. Arrivati alla 50° edizione, la manifestazione -in piena sintonia coi tempi- ha realizzato una sezione multimediale del sito dedicata ai “Cinque Sensi” per gli enoappassionati 2.0, proponendo accanto alle info pratiche anche notizie e link formativi.

Vinitaly-LogoIl 9 aprile è stata lanciata on line la campagna di sensibilizzazione per il bere moderato e la guida sicura: novità di quest’anno il simulatore di guida “Ready2go”, per far capire gli effetti della guida in stato di ebrezza. Il tema della guida sicura riprende un’approfondimento già affrontato a febbraio  nel Festival del giornalismo alimentare di Torino dal 25 al 27 febbraio 2015. “Io ho tristezza per chi beve acqua” è il messaggio di Attilio Giacosa dell’Osservatorio Nazionale Vino e Salute. Uno studio italiano del 2004, per la prima volta, ha identificatoche una dose consigliata di vino che non superi i 20 grammi: crea benefici, riducendo il rischio di contrarre malattie cardiovascolari rispetto a chi è astemio. “C’è chiusura da parte del mondo medico sul vino -ha scritto Giacosa sulla rivista scientifica Food Science and Nutrition nel 2014- Il nostro era un messaggio forte e avevamo paura che non fosse accettato, ma è vero che il vino ha effetti positivi sull’organismo: contiene una serie di sostanze che fanno aumentare il ‘colesterolo buono’”.

Durante il primo giorno di apertura, alla presenza del presidente della Regione Sergio Chiamparino, è stata inaugurata la mostra su “I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità”.

Amico_Logo“Nel grande successo che il vino italiano vive in questi anni, la produzione piemontese gode complessivamente di ottima salute. Il livello qualitativo cresce ed il mercato apprezza sempre di piu l’espressione dei nostri vitigni autoctoni. A fianco degli eterni Barolo e Barbaresco si nota un rinnovato interesse per i Nebbioli del Nord e per il Barbera dell’astigiano” afferma Stefano Grippiolo, giovane professionista del settore. Al Vinitaly emerge ulteriormente un Piemonte “bianchista”, proponendo gli autoctoni “Nascetta” e “Timorasso” in via di continua affermazione tra i grandi bianchi italiani. L’obiettivo di vivere e partecipare a queste manifestazioni è quello di comunicare lo stretto legame tra un vino ed il luogo in cui nasce, creando così delle forti identità ed un processo virtuoso di crescita di ogni contesto territoriale.

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