JB | VIDEO | Quaranta anni fa il Colpo di Stato e la dittatura militare in Argentina. Torino riflette sugli avvenimenti del 1976 e sulla situazione attuale del Paese sudamericano con un ciclo di incontri dedicato ai diritti umani di ieri e di oggi.
Organizzata da GaTa Progetti Audiovisivi, Argentina 1976-2016 ricostruisce gli anni delle giunte militari, degli omicidi politici e della desaparacion attraverso il cinema, il teatro e le arti visive.
A inaugurare la rassegna il prossimo 10 marzo ai Luoghi Comuni di Porta Palazzo sarà “Ultimo dia de libertad” di Rodolfo Colombara e Emanuela Peyretti, documentario che racconta attraverso le testimonianze di madri, figli e fratelli la generazione dei desaparecidos.
Il programma di Argentina 1976-2016 prosegue il 19 marzo al Caffé Basaglia con un momento di riflessione, seguito da una serata di svago, con cena e musica argentina.
Il 23 Assemblea Teatro propone al teatro Agnelli l’ormai classico “Più di mille giovedì”, tratto dal romanzo di Massimo Carlotto, che mette in scena la storia delle Madri di Plaza de Mayo.
Il 24 marzo, giorno dell’anniversario, una marcia, un incontro e un documentario riflettono sull’Argentina del golpe, sulla situazione attuale e sui nuovi desaparecidos, i migranti di cui si perdono le tracce nel loro viaggio verso l’Europa; appuntamenti in piazza Castello e al Centro Studi Sereno Regis.
Ancora una proiezione, il 30 marzo al cinema Massimo, di “Infanzia clandestina”, e l’incontro con Gennaro Carotenuto, professore di storia contemporanea all’Università di Macerata ed esperto di Argentina e Sudamerica.
Si conclude il 31 marzo al Museo Diffuso della Resistenza con la presentazione-rappresentazione del libro di Renzo Sicco su Taty Almeyda, una Madre de Plaza de Mayo.