Chiara Cuttica | “Gioia figlia della luce dei dei campi dea dei fior. Il tuo genio ci conduce per sentieri di splendor”. È la prima frase dell’Inno alla Gioia ad aprire a Torino il flash-mob #svegliaitalia: in quattromila si sono dati appuntamento in piazza Carignano, come in altre cento piazze d’Italia, per chiedere pari dignità e uguali diritti per tutte le famiglie.
Anche sotto la Mole centinaia di sveglie hanno suonato insieme, per una iniziativa che ha visto la partecipazione di sindaco e giunta. “Non c’è più tempo per aspettare, tutti ci amiamo, ci ammaliamo, moriamo, siamo tutti uguali perchè tutti esseri umani”. Così l’assessore alle Pari Opportunità Ilda Curti: un Paese, il nostro, che deve impegnarsi per dare una risposta a chi chiede un matrimonio ugualitario.
Numerose le realtà che hanno organizzato l’evento: CasArcobaleno, Arcigay, Coordinamento Torino pride uniti alle altre piazze d’Italia per far emergere una forza che parte dal basso, dalle persone, dai singoli.
Ad anticipare il flash-mob del 23 gennaio è stato il video virale “Si lo voglio”. Un gruppo di donne, di età e provenienze diverse ha deciso di lanciare una campagna per sostenere la legge sulle unioni civili. Un video fatto da volti noti e da persone comuni, ciascuna con la sua testimonianza, tutte convinte che non ci sia più tempo da perdere.
La discussione sul ddl Cirinnà in Parlamento è prevista per il 28 gennaio.