JB | L’assemblea dell’Anci arriva in un momento di svolta, con l’Italia che torna a programmare politiche espansive e i comuni riacquistano il loro ruolo centrale nella vita del Paese. Così Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente nazionale dell’Associazione dei Comuni d’Italia, anticipa l’agenda della tre giorni del Lingotto che si aprirà mercoledì pomeriggio.
“Valuteremo effetti e ricadute della Legge di Stabilità -dice Fassino- e spiegheremo come i Comuni possono contribuire allo sviluppo”. Una legge di stabilità che comunque l’Anci già promuove: “per la prima volta dopo diversi anni siamo di fronte a una finanziaria che non si limita a tagliare ma sostiene i consumi e vuole agganciare la ripresa”. Ancora Piero Fassino: “E’ una legge di stabilità espansiva, che garantisce ai comuni la compensazione integrale del mancato gettito derivante dalla cancellazione della Tasi sulla prima casa”. E per i Comuni ormai si avvicina anche il superamento del Patto di stabilità: le amministrazioni locali potranno tornare a investire sbloccando le risorse congelate e non più messe a bilancio. “L’Assemblea dell’Anci dice sì alla legge di stabilità ma chiede coerenza”, aggiunge ancora Fassino: deve consentire alle Province di disporre delle risorse finanziare per garantire i servizi essenziali e deve concedere una deroga al turn-over dei dipendenti degli Enti Locali.
Ma non solo sulla Finanziaria si confronteranno i seimila delegati attesi a Torino. Ai lavori parteciperanno dieci ministri e cinque sottosegretari: giovedì è atteso il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e venerdì chiuderà l’assemblea il Capo dello Stato Sergio Mattarella. All’ordine del giorno gli effetti della legge del Rio, la riforma del Senato, la revisione del Titolo V della Costituzione, le politiche sociali e l’emergenza immigrazione. Tutti temi che investono la responsabilità dei Comuni perché, insiste Fassino, “i comuni sono centrali nella vita del Paese e non c’è settore significativo che non passi dalle decisioni dei sindaci”.